Le "noci lavatutto"

Buon martedì a tutti!

Anche oggi è una bellissima giornata, il caldo comincia a farsi sentire, e con esso, la necessità di lavare gli indumenti sudati in continuazione.

Soprattutto con l'arrivo della bella stagione, sono molti quelli che amano abbondare con i detersivi iper-profumati, forse perché credono che così facendo riescano a celare meglio eventuali odorini non proprio gradevoli, che, anzi, miscelati insieme creano dei mix a dir poco vomitevoli!!

Ma olezzi nauseabondi a parte, i detersivi per il bucato vanno scelti sempre con molta oculatezza, perché spesso anche diciture quali "ecologicamente sicuro", "naturale", "biodegradabile" ....altro non sono che strategie di marketing per catturare l'attenzione del consumatore.
Infatti, quelle stesse sostanze teoricamente amiche dell'ambiente, potrebbero tranquillamente non esserlo per l'uomo.

E non parliamo delle false etichette "bio" e "eco"!!

Se volessimo andare a guardare le etichette, sarebbero davvero da contare sul palmo di una mano i detersivi non contenenti solventi (derivati da elementi petrolchimici), detergenti velenosi come i tensioattivi, e chi ne ha più ne metta.

Mi potrete dire: "Sì ok, ma tanto dopo si risciacqua con cura", oppure "vabbè, io faccio il lavaggio lungo e mica rimane il detersivo sulla maglia?".

Nel dubbio, e considerato che qualche traccia nel tessuto sempre vi rimane, che il tessuto è a contatto diretto con il nostro corpo (anche con le parti più delicate!!), io non rischierei e opterei per una scelta più sicura.

Io da anni ormai autoproduco il detersivo per il bucato (ma anche quello per le stoviglie) utilizzando soltanto sapone di Marsiglia puro, soda, bicarbonato (o lisciva) e qualche olio essenziale per la profumazione ( di solito quello alla lavanda o al rosmarino), ma recentemente mi sono imbattuta in un nuovo detergente totalmente naturale, privo di additivi e allergeni: le noci del sapone!

Vediamo di cosa si tratta.

Sono i frutti dell'albero del sapone, il SAPINDUS MUKOROSSI, utilizzati da secoli dalle donne indiane per il bucato, in quanto ricche di saponina (=tensioattivo semplice).

Recentemente sono approdate anche nei nostri negozi biologici, ed il loro impiego è veramente semplice: basta inserirne qualche guscio in un sacchettino di cotone e metterlo nel cestello della lavatrice. Sono adatte per tutti i capi...certo, magari sulle macchie più difficili sarà necessario aggiungere un po' di bicarbonato, ma....vuoi mettere il vantaggio di utilizzare un ingrediente sicuro per la tua pelle e per l'ambiente?

E, dopo un paio di lavaggi, quando si saranno un po' consumate, potrete riutilizzarle per preparare antiparassitari per i vostri animali, disinfettanti per le piante, shampoo anti forfora, per lucidare gioielli, per pulire le stoviglie... (le "ricette"sono facilmente reperibili in rete).

Quindi, volere è potere: se si è davvero intenzionati a impiegare anche per il bucato, soprattutto per quello dei bambini con la pelle più delicata, dei prodotti naturali, la soluzione si trova. E proprio perché capisco che non tutte abbiano il tempo e la possibilità di autoprodursi artigianalmente il detersivo in casa, le noci "lavatutto" rappresentano una validissima e comoda alternativa.

Quando la prossima volta laveremo una canottiera, un paio di slip o di calzini, ricordiamoci che purtroppo un detersivo chimico viene equiparato legalmente ad un altro magari preparato con latte, cera d'api e tensioattivo di origine animale o vegetale. A poco importa che il primo sia potenzialmente nocivo ed il secondo no. Anzi! Le logiche di mercato premieranno senz'altro il primo, perché più profumato, più efficace, con la confezione più accattivante e più pubblicizzato.

Ancora una volta usiamo di più la nostra testa quando facciamo acquisti, e impariamo a coccolare la nostra pelle anche quando facciamo il bucato!

P.s. Scrivetemi pure se vi interessano le mie "ricette "dei saponi casalinghi e....non dimenticate, di tanto in tanto, e se vi fa piacere, di votarmi su http://blogger.grazia.it/blogger?id=2019