Quando lo spreco raggiunge l'apice







Ciao amici,
 
siamo ormai a metà aprile e già da un po' si vedono in giro quei bei carciofi di stagione.
 
I prezzi sono i più disparati da regione a regione, così come le dimensioni e le varietà. 
 
Tipici di questa varietà primaverile sono i "romaneschi", grossi e morbidi (per intenderci, quelli che a Napoli chiamiamo "le mammarelle"!!) e i "toscani", violacei e affusolati; l'importante, quando li acquistiamo, a prescindere dalla varietà, è controllare sempre che abbiano un gambo ben sodo e dritto, la punta chiusa e le foglie di un verde scuro misto al viola.
 
Ma questo non vuole essere un post sulle innumerevoli proprietà benefiche, ormai largamente note, del carciofo.
 
Vuole essere un monito ad evitare gli sprechi, soprattutto quando gli scarti trovano largo impiego in cucina e contengono spesso proprietà anche maggiori della parte "nobile" dell'ortaggio.
 
 Proprio così, perché proprio quando puliamo il carciofo, gettiamo via tutte quelle foglie dure esterne e cm e cm di gambo. Ma proprio quelle foglie, per l'intenso colore verde, e proprio quel gambo, lungo a volte anche una ventina di cm (all'origine dai 50 ai 150 cm!!), contengono tantissimo ferro, calcio, fibre....almeno quanto i cuori. E oltretutto si prestano a tantissime ricettine gustose, facili e sfiziosette.
 
Se sbollentiamo qualche minuto i gambi (privati ovviamente della parte legnosa e filamentosa più esterna), potremmo gratinarli al forno con del pan grattato, oppure tagliarli a rondelline e friggerli in padella (anche in pastella) o ripassarli con dei pomodorini, oppure potremmo mixarli con delle noci e qualche erbetta aromatica realizzando una gustosissima vellutata. Ma possiamo dare sfogo alla nostra fantasia, preparando dei gambi sott'aceto, un pinzimonio spiritoso, o delle cruditè tagliandoli a fettine sottili e condendoli con olio, limone e menta o scaglie di parmigiano. 
 
Quanto alle foglie, sarà possibile utilizzarle per un infuso depurativo, aggiungendo qualche radice di liquirizia e foglia di menta (altrimenti risulterà amarissimo!!), oppure passarle, dopo averle lessate, in padella con aglio e olio e frullarle fino ad ottenere un ottimo condimento per la pasta.
 
E allora, cosa aspettate? Sprecare non è mai bello, oltre che stupido, meno che mai quando esiste un impiego alternativo e valido.
 
In cucina e non solo, impariamo a consumare di più e a buttare di meno. Impariamo a considerare alcuni scarti come delle risorse da sfruttare con intelligenza e fantasia, e state certi che ne trarranno beneficio sia il nostro organismo che le nostre tasche!

Commenti

Post più popolari