Sua maestà...il BULGUR
Ciao amici,
trascorse buone feste pasquali? E soprattutto, mangiato tante prelibatezze dolci e salate?
Io sì, ma una tantum la trasgressione ci sta tutta..... mica possiamo dire di no ad un casatiello, ad una pastiera, a qualche fetta di salame o formaggio in queste occasioni? Neppure se sono stati preparati con farine 00 o con qualche altro ingrediente poco salutare, perché Pasqua viene una volta l'anno e l'importante è seguire un'alimentazione sana abitualmente. Come dico sempre, "è la dose che fa il veleno"!
Ora però tocca rimettersi in riga per depurare il nostro organismo dopo le "abbuffate".
E per l'appunto, oggi voglio parlarvi di un alimento poco conosciuto, ma molto gustoso, facile da preparare e soprattutto sano. Oltretutto, si presta molto per la preparazione di fresche insalate, e con il caldo che sta già facendo, vale la pena provarlo.
Sto parlando del Bulgur, tradotto in italiano come "grano spezzato".
In realtà altro non è se non il chicco di grano duro germogliato, cotto a vapore, lasciato essiccare e sminuzzato.
Trattandosi del chicco nella sua interezza, cioè integrale, conserva sia la crusca che il germe (a differenza, ad es., del cous cous), e chi ha letto il mio libro "Il cervello nel carrello" sa bene quanto sia importante orientarsi verso questi cereali antichi e non trattati (Cap. "Farina 00").
Sì, perché il bulgur è un alimento antichissimo, che ritroviamo già nella dieta dei Babilonesi e degli Ittiti, e non avendo subito raffinazioni di alcun tipo (a differenza della comune farina 00), non solo è naturale, ma è ricco di carboidrati complessi, proteine, sali minerali (contenuti nel rivestimento esterno del chicco) e povero di grassi.
Dato il suo potere saziante, è indicato nelle diete dimagranti, ma è al contempo ottimo per bambini in fase di sviluppo per l'alta percentuale di folati e vitamine del gruppo B e per soggetti anemici o donne in gravidanza, data l'alta percentuale di ferro.
In commercio esiste sia la versione precotta, che quella cruda, ma per entrambe la cottura da preferire è quella per assorbimento (pilaf), aggiungendo cioè acqua bollente salata (pari al doppio del peso se precotto e a due volte e mezzo per quello crudo) che verrà assorbita nel giro di una ventina di minuti. In tal modo eviterete che i nutrienti si dispendano nell'acqua di cottura.
A questo punto poi spetterà a voi scegliere la ricetta, e potrete davvero sbizzarrirvi usandolo come ingrediente nelle insalate, saltato in padella con le spezie o addirittura per preparare delle gustose polpettine vegetariane.
Io ai miei bambini lo servo anche caldo, condito con un sughetto di pomodoro fresco, con una crema di zucca e noci o con un pesto di fave e...si leccano davvero i baffi (che non hanno!!).
E allora, cosa aspettate? Lasciatevi tentare dai sapori genuini di una volta, abituatevi a portare più spesso in tavola questi cibi naturali, e divertitevi a stupire gli amici e i parenti con le vostre ricette sfiziose, gustose e insolite!
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