Bianca, bionda, rossa o scura: i benefici della bevanda più antica del mondo




Buongiorno amici e ben ritrovati!

Scusatemi per questa pausa, ma l'influenza mi ha letteralmente annientata😓; ora, però, rieccomi qui, pronta come sempre a darvi qualche utile consiglio per gli acquisti.

Di cosa parleremo oggi? Di birre, le bevande più antiche, risalenti addirittura agli antichi Egizi: lo sapevate che le facevano bere, mescolate con acqua e miele, anche ai neonati le cui madri avevano poco latte?😕. Proprio così, perchè le birre erano ritenute molto nutrienti e benefiche.

E se vi dicessi, ovviamente condannando quella pratica, che gli antichi non avevano poi tutti i torti? Alcuni ingredienti delle birre possono, infatti, fungere da immunostimolanti e uno studio americano del 2010 ha addirittura dimostrato che un uso moderato di birra aumenterebbe le aspettative di vita ...e non finisce qui!

Vediamo, dunque, quali sono le proprietà di questa bevanda, al netto di abusi, perchè dobbiamo comunque tener presente che è per la maggior parte costituita da zuccheri in aggiunta ad alcool e può raggiungere alti livelli di acidità (un uso eccessivo può danneggiare anche lo smalto dei denti).


INGREDIENTI DELLA BIRRA E VARIETA'

Iniziamo con il dire che, a prescindere dal tipo, ogni birra è composta da malto (anche se esiste la birra "bianca" di solo frumento non maltato), acqua, luppolo e lieviti. Questi ultimi, neutri o speziati, sono i responsabili della fermentazione degli zuccheri, che vengono trasformati in alcool e anidride carbonica.

Detto questo, ogni birra avrà un suo colore, un suo aroma, una sua gradazione alcoolica e un  gusto inconfondibile.

Ma quali sono le variabili?

Innanzitutto, il cereale impiegato non è sempre l'orzo: potremo trovare riso, mais, frumento, ma anche segale, avena o grani antichi.

Stesso discorso per il luppolo, di cui esistono circa una decina di varietà, da quelle responsabili del gusto più o meno amaro, a quelle caratterizzanti anche l'aroma.

Anche l'acqua può incidere significativamente sul risultato finale, perchè proprio la sua considerevole concentrazione  (80% circa) incide necessariamente sul gusto, ma anche sulle reazioni chimiche tra gli altri ingredienti: Plzen, nella Repubblica Ceca, è diventata famosa nella storia dei maestri birrai proprio per la sua acqua.

Per finire, il tipo di lievito influenzerà l'alta o bassa fermentazione (e, dunque, la gradazione alcolica) e l'impiego di spezie e ingredienti aggiuntivi (rosmarino, cannella, chiodi di garofano, alloro, rosmarino, caffè, vaniglia, miele, cacao,  agrumi, ciliegia, sale, pepe...) caratterizzerà alcune birre "non classiche" e prevalentemente artigianali.

Avremo così birre bionde (malti chiari), rosse (malti ambrati), scure (malti scuri), stout (con malti particolarmente scuri o con l'aggiunta di coloranti), ma anche birre dal gusto più pulito (quelle con malto d'orzo), più o meno rustiche (quelle di segale hanno un sapore inconfondibile!), più o meno amare (le IPA sono solitamente più amare, ma la dicitura IBU in etichetta indica proprio il livello di amarezza del prodotto), più o meno opache (in genere, nelle birre "di grano", maggiore è la percentuale di frumento, maggiore è l'opalescenza) e più o meno alcooliche (le Ale e le Lager).

Io, personalmente, preferisco le Ipa e ne ho da poco scoperta una toscana buonissima!


BIRRE ARTIGIANALI VS BIRRE INUSTRIALI: SOLO QUESTIONE DI GUSTO?

Paragrafo a parte merita la distinzione tra birre artigianali e industriali.

Partiamo con il dire che queste ultime, anche per andare in contro ad esigenze di mercato, quali lunghe scadenze e resistenza a varie temperature esterne, sono sottoposte a processi di pastorizzazione ad alte temperature e microfiltraggio di eventuali microrganismi, che inevitabilmente le depauperano di alcuni tratti tipici. Non mancano, inoltre, birre industriali con additivi chimici e conservanti!!

Le birre artigianali, o crude, al contrario, non vengono nè pastorizzate nè microfiltrate, ragion per cui hanno scadenze brevi (massimo 6 mesi), ma al contempo sapori più particolari e riconoscibili, dovuti a materie prime più fresche. (Avete mai provato a preparare la vostra birra artigianale con i kit fai da te, come questo https://amzn.to/3Ol5KDy (in qualità di Affiliata Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei)? Il risultato, a detta di molti, è sorprendente, ma attenzione all'igiene e alla pulizia)

Dunque, è fuori dubbio che le birre artigianali siano birre di maggiore qualità e gusto, che si tradurrà poi, inevitabilmente, in prezzi un po' più alti. Soldi ben spesi, aggiungo io, se pensiamo che vari studi hanno dimostrato la maggiore efficacia di queste birre nel prevenire e rallentare neoplasie specifiche, quali quelle al colon, al seno, allo stomaco o alla tiroide, e malattie cardiovascolari e ipertensione, grazie alla presenza di acido folico e vitamina B6, efficace nel contrastare la produzione di omocisteina; sempre maggiori, inoltre, le evidenze scientifiche a favore della capacità della birra di contrastare il diabete, per la presenza di fosforo e l'osteoporosi, grazie alla presenza di silicio. Ancora, le si attribuisce la capacità di stimolare la produzione di dopamina, con effetti benefici sul sonno, il comportamento e l'attenzione e di ridurre patologie infiammatorie (esami su animali hanno dimostrato, in particolare, che i luppoli siano in grado di arginare infiammazioni locali).

Insomma, pare che ci troviamo davanti ad un vero toccasana, ricco di proteine e vitamine, a patto, ovviamente, che se ne faccia un consumo moderato (max 1-2 bottiglie/lattine da 33 cl al giorno), si preferisca la formulazione artigianale e, innanzitutto, si adotti uno stile di vita sano.


QUALCHE USO ALTERNATIVO

E se, anzichè berla, la birra ce la versassimo in testa, in faccia o sui piedi? No, non sono impazzita 😁, sono semplicemente alcuni degli usi alternativi di questa bevanda per ottenere, rispettivamente, capelli lucidi, pelle morbida e defaticamento dei piedi. A voi la scelta delle migliori "ricette" della rete! Io, personalmente, da anni faccio impacchi per i capelli prima dello shampoo e vi assicuro che, una volta asciutti, la differenza si nota eccome e non resta alcun odore sgradevole.

Se siete amanti, poi, della cucina, vi consiglio il suo impiego per preparare delle ottime pastelle leggere per i fritti, per marinare carne e spiedini, in modo da ottenere anche cotture più rapide o per stufare, avendo l'accortezza di non coprire con il coperchio. Visto che siamo in periodo di Carnevale, provate a sostituire le uova e il lievito con la birra nella ricette delle chiacchiere (o frappe o bugie): saranno leggerissime, super croccantose e piene di bolle!


CONCLUSIONI

E' sempre il momento di una birretta fresca, ma, come detto, mai abusarne...e non solo per evitare la famosa "pancia da birra" alla Homer Simpson! 

Anche gli alimenti più sani, se consumati in eccesso, possono avere controindicazioni, per cui la parola d'ordine è moderazione anche in questo caso.

Detto questo, riformulerei il vecchio detto "finire a tarallucci e vino": convenite con me che un bel tarallo caldo con una birra rappresentino l'accoppiata vincente, in grado di sugellare qualsiasi situazione in modo perfetto? 


A presto e, se vi va, scrivetemi qualche filastrocca o qualche breve pensiero sulla birra: sarò felice di leggerli e condividerli nel prossimo articolo!😉


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