Il carbone della Befana: tutt'altro che un'amara punizione, ma attenti al colore!




Bentrovati amici e, soprattutto, un meraviglioso 2024 a tutti!

Le feste ormai volgono al termine, domani festeggeremo l'Epifania e ci appresteremo, almeno psicologicamente 😅, a perdere i chiletti messi su in questo periodo....se poi, come me, lo avete trascorso al Sud, beh, il lavoro sarà ben più arduo!

Ma non pensiamoci ancora e godiamoci gli ultimi dolcetti che troveremo domani nella calza.

Un classico intramontabile, che ricordo come il mio dolcetto preferito quando ero bambina, è il carbone di zucchero (o "zucchero roccioso"), che ricevevo sempre!😁 Non fraintendetemi, non sono mai stata una bambina birbantella e, in effetti, non so bene perchè la Befana me lo portasse ogni anno... forse perchè immaginava che un giorno ne avrei scritto un articolo!!

Ed eccoci, quindi, al dunque: il tanto simpatico e goloso carbone dolce, dalla ricetta in sè molto semplice, può nascondere qualche insidia, che faremmo bene ad evitare, anche se consumato in un  periodo limitato.


Il nero brillante del carbone di zucchero: criticità e alternative

Il carbone della Befana è tutt'altro che un'amara punizione! Chi lo riceve non resta mai deluso o perplesso, perchè è così gustoso da far perdere di vista il motivo per cui lo si è ricevuto.
In realtà, l'assimilazione del carbone ad elemento di punizione per i bambini cattivi risale ad un una ormai vetusta tradizione della cultura cristiana; già da un po', infatti, viene inteso come simbolo di rinnovamento e invito a migliorarsi, bruciando il passato (nella cultura contadina il falò è, appunto, simbolo di rinnovamento stagionale).

Ma quali sono gli ingredienti di questo delizioso dolcetto? Zucchero, albumi e... coloranti.
Come già sappiamo (vi invito a leggere anche il mio articolo sugli additivi di dolcetti e caramelle https://spesissimevolmente.blogspot.com/2023/10/ingredienti-spaventosi-per-dolcetti-piu.html-in qualità di Affiliata Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei), esistono coloranti naturali, derivati dal mondo vegetale, e coloranti di sintesi chimica.
 
Il nero utilizzato per il carbone di zucchero è spesso un colorante di sintesi chiamato "nero brillante" e identificato con la sigla E151, comunemente impiegato anche in liquirizie e caramelle gommose.

L'Efsa include il nero brillante tra i coloranti alimentari consentiti nei Paesi comunitari, non ravvisando in esso cancerogenicità, ma secondo alcuni enti autorevoli, i dati tossicologici sarebbero troppo limitati per valutarne la genotossicità. D'altronde, nei Paesi nordici, Canada, Stati Uniti e Giappone il suo impego in ambito alimentare è vietato già da qualche anno.

Inoltre, per il fatto stesso che sia fissata una soglia massima di assunzione (1-5 mg per kg di peso), soglia oltre la quale detto colorante potrebbe trasformarsi in composti nocivi e generare iperattività nei bambini, nonchè liberare istamina, pericolosa nei soggetti asmatici, qualche domanda dovremmo porcela.

Ma allora, ciò significa che il carbone della Befana è sempre e comunque da evitare? Certo che no! Questo, ad esempio, è un ottimo prodotto, il cui colore è dovuto all'impiego di carbone vegetale: https://amzn.to/4aMrv92 (in qualità di Affiliata Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei).
Se, invece, volete cimentarvi nella preparazione casalinga (in rete trovate tante ricette del carone di zucchero, davvero molto semplici), potrete ottenere il colore nero macinando semini neri di sesamo (anche molto nutrienti e ricchi di calcio), riso venere e, perchè no, del golosissimo cacao extra-fondente!


Conclusioni


Che siate stati buoni o cattivoni, 
alla Befana non fate i faciloni
regalando il carbone sbagliato, 
quello sì indesiderato, 
ma scegliete il giusto carbone, 
che di certo non si rivelerà una delusione.

Ecco! Tra le tantissime filastrocche sulla Befana, ora c'è anche la mia😅, elementare ma puntuale!

Per farvi riprendere, però, da cotanta poesia, vi lascio con quella che mi cantava mia nonna, probabilmente farina del suo sacco😅😍, perchè non l'ho mai trovata in nessun libro o in rete, ma che mi tengo stretta stretta al cuore:

Befana, mia Befana
esci fuori dalla tana,
con le calze color di rosa
buttami buttami qualche cosa!
💖 

(...aggiungo, "qualche cosa di buono e genuino"!)

Buona Epifania a tutti e, come sempre, occhio alle etichette😉!



Commenti

  1. Grazie sempre Francesca per gli ottimi consigli.Poi quella poesia citata.Quanti ricordi .

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