Gelato al cioccolato, dolce e un po'...falsato
Buongiorno!
Complice anche il caldo dei giorni scorsi, mi sono fatta passare uno sfizio che avevo da diverso tempo e così mi sono regalata una gelatiera!
Tutto è iniziato da quando ho scoperto dei buonissimi gelati confezionati con soli tre/cinque ingredienti, così mi sono detta: "Perchè non farli a casa, scegliendo personalmente gli ingredienti e risparmiando anche qualcosina?"
E' opinione comune che i gelati artigianali siano più salutari di quelli confezionati, ma è sempre così?
Certo, questi ultimi sono spesso sotto la lente di ingrandimento, non solo per l'elevato contenuto di zuccheri: a volte si sente di richiami di alcuni lotti (ricordate il caso della farina di carrube contaminata da ossido di etilene?), spesso si discute dei grassi idrogenati in essi contenuti, e, comunque, ci si trova sempre davanti a prodotti industriali.
C'è industriale e industriale, però, per cui sarebbe sbagliato fare di un'erba un fascio, perchè è possibile, anche in questo campo, rintracciare prodotti di qualità.
Vediamo, dunque, come districarci nel variegato mondo del gelato😋.
I GELATI INDUSTRIALI
Buona norma sarà, in generale, evitare quei gelati che contengono conservanti, perfettamente inutili in un gelato che, per definizione, fa del freddo il proprio conservante naturale! Tra l'altro, la normativa europea non autorizza alcun conservante nei gelati.
Per motivi analoghi, evitate, poi, quelli con stabilizzanti, coloranti e aromi artificiali o esaltatori di sapidità, di cui un gelato preparato, anche se industrialmente, con materie prime di qualità, non ha certamente bisogno.
Quanto agli additivi, beh, quelli un gelato deve averli necessariamente per evitare che si sciolga rapidamente; l'importante sarà scegliere quelli giusti, come la farina di semi di carrube (resta, comunque, isolato il caso di contaminazione a cui ho accennato all'inizio), la gomma di guar o la pectina, anche se quelli utilizzati sono comunque disciplinati dal Regolamento Europeo 1333/2008.
A dirvela tutta, io evito anche quelli contenenti maltodestrine, che servono a rendere più compatto e viscoso il gelato, ma hanno un indice glicemico alto, con conseguente aumento rapido dello zucchero nel sangue: pensate che sono proprio tra gli integratori più popolari tra i bodybuilders, proprio perchè fonte di energia immediata. Meglio sicuramente un gelato con destrosio!
Un'ultima precauzione riguarda la proteina Isp, ricavata da lieviti transgenici e sempre più impiegata nell'ultimo periodo per conferire cremosità ai gelati.
Quindi, ricapitolando: pochi ingredienti e tutti naturali potranno fare anche di un gelato industriale un prodotto ottimo, ben lontano dai tanti cugini ultra-trasformati.
Del resto esistono, come vi dicevo, gelati industriali con un numero di ingredienti da contare sulle dita di una mano...perchè snobbarli?
I GELATI ARTIGIANALI
Veniamo ai gelati artigianali, quelli, per definizione, più salutari.
Ciò è vero, però, a condizione che la gelateria utilizzi materie prime di qualità e, soprattutto, fresche.
Eh sì, perchè la linea di demarcazione tra "artigianale" e "industriale" non è più così netta: alcuni gelati si fregiano del titolo "artigianale" pur essendo preparati con basi semilavorate di origine industriale!!
E come facciamo a saperlo?
Poichè in Italia non esiste una vera normativa sul gelato artigianale, il nostra palato è il primo indicatore, ma a volte non è sufficiente.
Il prezzo e la clientela potranno senz'altro venirci in soccorso, così come la vista: gelati che trasbordano dalle vaschette senza sciogliersi, ma creando montagne compatte, conterranno molto probabilmente dei semilavorati.
E' anche vero che una gelateria seria, comunque, esporrà sempre la lista dei pochi ingredienti in bella vista per ciascun gusto. Se poi tiene i gelati in un bancone a pozzetti, nelle cosiddette carapine, ancora meglio: vorrà dire che presta attenzione al fatto che non si alterino a contatto con l'aria.
Ma anche il colore può essere un importante indicatore della "naturalità" del gelato? Si o no, vi spiego.
Pensiamo al pistacchio, che in natura certamente verde non è.
Ora, posto che il colore del gelato naturale è generalmente tenue, bisogna capire se è "caricato" tramite un colorante naturale, come le clorofille vegetali, semplicemente per renderlo più accattivante, e allora il problema non sussiste: dovrete solo accertarvene controllando la lista o chiedendo direttamente al gelataio.
Mettiamo, invece, il caso del gusto "Puffo", una vaniglia colorata di azzurro: un conto sarà se il colore è conferito da coloranti sintetici come gli E132 ed E133, un altro se per realizzarlo è stata impiegata della spirulina.
Sarà quindi solo la gelateria giusta a fare la vera differenza, permettendovi di gustare un vero gelato "naturale".
Se poi, come me, volete scegliere da soli le materie prime, indagando anche sulla loro provenienza, se volete ridurre la dose di zucchero o, ancora meglio, sostituirlo con dello sciroppo di agave o acero, se vostra mamma vi manda i limoni del suo giardino che hanno un sapore unico, e se volete soddisfare in ogni momento la vostra voglia di gelato genuino attendendo soltanto i 30-40 minuti necessari per la preparazione, allora vi consiglio di acquistare una gelatiera.
Io ho comprato questa https://amzn.to/4aFzswi, affidandomi alle recensioni e valutando le caratteristiche tecniche: devo dire che tutte le aspettative sono state ampiamente soddisfatte! (In qualità di Affiliata Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei).
In pratica, nella mia dispensa ora ho sempre del latte intero uht o biologico in polvere (questo è, secondo me, tra i migliori in circolazione https://amzn.to/445OcSG), della pasta di nocciole, del cioccolato fondente e il mio fiore all'occhiello, i fiori secchi di lavanda commestibile 😍...difficile gustare un gelato alla lavanda in Italia! Se volete, poi vi passo la ricetta😉.
Volete mettere il vantaggio di sperimentare i gusti più strani e di nicchia, restando comodamente a casa?
CONCLUSIONI
Ricapitolando, il gelato, oltre ad essere un alimento di piacere, può rivelarsi anche un alimento salutare.
Perchè lo sia, non solo non dobbiamo esagerare con le quantità, per la percentuale di zuccheri, ma dobbiamo scegliere quello più naturale possibile, non soffermandoci alla dicitura "artigianale" o "industriale": il primo, infatti, potrebbe non esserlo veramente e il secondo potrebbe contenere così pochi ingredienti (naturali) da rivelarsi comunque un ottimo prodotto.
Che aspettate, dunque?
Anche Giacomo Leopardi era un grande estimatore del gelato, tanto da definirlo "un infinito diletto con cui affrontare la quotidianità". Come dargli torto?
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