Pastinache: il superfood dimenticato



Buongiorno!

Oggi mi sono svegliata, chissà per quale motivo, con un nome nella testa; devo probabilmente averlo sentito al mercato a Napoli lo scorso Natale, tra i tanti saporitissimi e pittoreschi banchi di frutta e verdura della Pignasecca. Sto parlando della "pastenaca", un nome che ai non napoletani o quelli più giovani non dirà probabilmente niente, perchè appannaggio delle persone un po' più anziane o dei cultori della terminologia popolare arcaica.

E' presto detto: per "pastenaca" i napoletani intendono genericamente la carota, ma in realtà il termine identifica una particolare specie di carote, quelle bianche.

Oggi, rispetto al passato, non sono facilissime da reperire al mercato, perchè diffuse soprattutto in Europa centrale (si narra che sia stata importata in Italia dalla Germania dall'imperatore Tiberio) e  Stati Uniti, ma i loro benefici sono molteplici, motivo per cui le troviamo in vendita anche sotto forma disidratata, di farina o di chips (questi sono gustosissime e ottime come snack salutare e leggero: https://amzn.to/4aV5apB-in qualità di Affiliata Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei) in negozi specializzati e online. 

Vediamo, dunque, quali sono le loro proprietà e se presentano controindicazioni.


CARATTERISTICHE E PROPRIETA'

Cominciamo con il dire che la pastinaca, più precisamente pastinaca sativa, è un tubero che richiede poche cure, si adatta a tutti i climi e terreni, cresce spesso spontaneamente, motivo per cui sarà scarsamente interessata dall'impiego di pesticidi e fertilizzanti, richiesti per le colture più delicate, incluse quella dalla carota comune.

Questo è il periodo migliore per raccoglierla e mangiarla, perchè il freddo la rende più dolce e profumata, conferendole anche una consistenza migliore: meglio sempre scegliere, comunque, quelle di dimensioni ridotte, poichè meno legnose.

Ma a cosa fa bene questo tubero così particolare? Direi praticamente a tutto!

E', infatti, un potente antitumorale (soprattutto per il colon-retto), rafforza il sistema immunitario, riduce il colesterolo nel sangue, favorisce il transito intestinale contenendo molte fibre e contrasta la ritenzione idrica (ottima, quindi, per combattere la cellulite), è antiossidante, pare contrasti anche l'assunzione eccessiva di sodio (responsabile dell'ipertensione), è ricca di vitamine B, C, E, K, fosforo, calcio, potassio...insomma, un vero superfood, quasi scomparso, ahimè, dalle nostre tavole.

Uniche controindicazioni pare siano rappresentate dalla sindrome orale allergica e dalle dermatiti da contatto nei soggetti allergici ai sui principi attivi o ad alimenti quali carote (ma anche fichi e noci).

Importante, inoltre, ricordare che, qualora ci capitasse di maneggiare pastinache appena raccolte, quindi con foglie o germogli (quelle in vendita al mercato ne sono prive), sarebbe ottima norma indossare dei guanti per proteggersi da una sostanza ustionante, causa di arrossamenti e vesciche anche molto durature.

Detto ciò, vediamo come consumare questo tubero delle meraviglie!


PASTINACA CRUDA O COTTA?

La pastinaca si presta davvero a molteplici impieghi: è buona cruda, grattugiata ad esempio nell'insalata, ma anche al forno (tagliata a chips è gustosissima!), al vapore, arrostita, bollita, fritta in pastella, saltata in padella...io la utilizzo per le mie vellutate di verdure e vi assicuro, che anche solo in aggiunta a carote classiche, patate e sedano è una vera bontà! 




Ma se siete degli irriducibili golosi, vi consiglio i plumcake di pastinache e mandorle, una vera delizia, perchè sono ancora più dolci delle cugine arancioni (prima dell'avvento dello zucchero di canna, erano utilizzate proprio come dolcificante).

Se siete a dieta, poi, la carota bianca vi viene in contro, con le sue 75 Kcal/100g e la bassissima percentuale di grassi saturi.

Un'ultima chicca: masticare pastinache (o carote) crude aiuta a pulire i denti, perchè la loro superficie ruvida agisce come uno spazzolino naturale.



CONCLUSIONI

Vi ho un po' incuriositi? 

Se sì, non perdete tempo e andate alla scoperta delle tante ricette sfiziose a base di pastinache!

E se proprio non riuscite a reperirle nella vostra zona, ricorrete al web o cimentatevi nella coltivazione di pastinache in balcone: vi occorrerà solo un po' di pazienza (circa 120 giorni per la germinazione), ma con questi semi, da interrare in primavera, il risultato sarà assicurato e sorprendente: https://amzn.to/48qSrth😉.

Vi lascio con un passo tratto da un canzoniere napoletano del 1600, "La tiorba a taccone", in cui il collo dell'amata viene paragonato ad una pastinaca:

"Oi bello cuollo, o cuollo che ne ‘ncache (fai invidia)
ad ogne cuollo, che ‘nfra nuie nascì; 
tu si’ chiù tunno (tondo) de le pastenache, 
e de radice assai chiù ghianco (bianco) si’ "



Commenti

  1. Argomento interessante, su un ortaggio poco conosciuto ai più. Sempre brava questa Signora Francesca.

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    1. La ringrazio molto😊. Credo sia importante ampliare i nostri orizzonti in tutti i campi, cucina compresa, soprattutto se ciò si traduce in benefici per la nostra salute. Alla prossima!

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  2. Signora Francesca con i suoi articoli sul cibo fa venire subito voglia di acquistare e eseguire le sue indicazioni.Si parte subito con il plumcake con pastinache e mandorle.Grazie sempre.

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  3. Grazie a lei per continuare a seguirmi e...mi faccia sapere com'è venuto il plumcake!

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