Calendari dell' Avvento: attenzione ad aprire le finestrelle giuste



Buongiorno amici...è iniziato dicembre!

Nell'aria si respira ormai appieno l'atmosfera natalizia, complice anche il freddo di questi ultimi giorni.

Voi lo fate il calendario dell'Avvento? Tanta acqua è passata sotto i ponti da quando, ad inizi 1900, Gerhard Lang lo inventò, cavalcando l'usanza già in voga in Germania di scartare tanti piccoli regali fino al giorno di Natale: nel 1920 si iniziarono ad inserire dietro le finestrelle dei cioccolatini, durante il nazismo furono sfruttati per fare propaganda (dietro ogni finestra c'era un simbolo della potenza della Germania), fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui i calendari dell'Avvento sono davvero di tutti i tipi. Pare stiano prendendo piede quelli con piccoli gioiellini, profumini, liquorini e bustine di tè, ma quelli più in voga restano sempre i calendari con la cioccolata, seguiti dagli intramontabili Lego.

Oggi voglio soffermarmi proprio sui calendari con i cioccolatini...i più golosi!

Vi starete chiedendo se anche questi nascondano insidie e la mia risposta non è catastrofista, ma bisogna fare attenzione, anche in questo caso, a quali scegliere. 


ATTENZIONE AL PACKAGING

Anche quando ci apprestiamo ad acquistare un calendario dell'Avvento sarebbe buona norma fare caso ad alcune cose, innanzitutto al packaging. 

Questo perchè i cioccolatini sono solitamente sfusi e nascosti in confezioni di cartone. 

E qual è il problema? Il problema è che, ahimè, proprio alcuni cartoni potrebbero veicolare sostanze addirittura cancerogene, quali oli minerali come i Mosh e i Moah.

Cerchiamo di capire meglio, perchè probabilmente alcuni di voi non ne avranno mai sentito parlare.

Si tratta, in entrambi i casi, di oli derivati dalla raffinazione del petrolio, dunque per nulla salutari, ma, mentre i Moah sono considerati potenzialmente cancerogeni dall'Efsa e dunque più preoccupanti, tant'è che non esiste una dose giornaliera consentita, per i Mosh (molto più diffusi, come la paraffina) è stata stabilita una soglia limite superata la quale tenderebbero ad accumularsi in milza e fegato, destando preoccupazioni.

Veniamo, dunque, ai nostri calendari, in cui le fonti di contaminazione potrebbero essere: i sacchi di iuta utilizzati per il trasporto delle fave di cacao, i cartoni (soprattutto se riciclati), gli inchiostri di stampa o gli agenti distaccanti. Si aggiunga a ciò il fatto che il cioccolato, per sua natura, ha un forte potere astrattivo nei confronti di queste sostanze, con cui potrebbero restare a contatto anche vari mesi dal momento del confezionamento.

Ora, niente allarmismi, anche se in Italia, su 20 campioni esaminati, 5 hanno rilevato la presenza di Moah; a parte il caso dei sacchi di iuta e degli oli distaccanti, su cui possiamo fare ben poco, basterà usare un po' di accortezza e fare caso a dei dettagli. 

Sui calendari dell'Avvento di diversi marchi dolciari noti, infatti, viene specificamente segnalato l'utilizzo di "fibre vergini di filiere certificate sostenibili e non materiali riciclati di nessun tipo” per gli imballaggi. 

In tutti gli altri casi, sarà bene orientarsi verso quei calendari i cui cioccolatini sono incartati singolarmente e diffidiamo di quelli venduti a pochi euro, perchè, al netto di oli contaminanti, potrebbero esserci dubbi sulla provenienza e qualità della cioccolata stessa (non sono rari i casi di cioccolata ricca di piombo e cadmio, in quanto derivante da piante di cacao coltivate senza le dovute accortezze).

L'alternativa, poi, sarebbe comporli da sè, acquistando dei cioccolatini nudi di qualità o preparandoli in casa, da incartare con della carta forno ritagliata ad arte e chiusa con tanti nastrini colorati😉.


COSA DICE LA LEGGE

Limiti precisi di concentrazione negli imballaggi, fissati dalla Comunità europea per i Moah (non ancora per i Mosh) esistono solo dal 2022, e a breve dovrebbero essere ridotti ulteriormente, sulla base di preoccupanti segnalazioni dell'Efsa. 

Intanto, Paesi come la Francia già si sono mossi autonomamente: dal 01 gennaio 2025, dovranno essere rispettati dei limiti di concentrazioni di Moah notevolmente più bassi di quelli europei (è quasi un divieto di utilizzo)  e si sta provvedendo già allo smaltimento di quei prodotti non a norma. 

In Italia, al momento, non possiamo che attendere, rimetterci alla scrupolosità degli imprenditori (il dato consolante è che negli ultimi anni il livello di oli minerali negli imballaggi è diminuito) e orientare le nostre scelte verso quei prodotti con imballaggi minimi e, se di cartone e a contatto con gli alimenti, possibilmente non frutto di riciclo. 


CONCLUSIONI


Pronti per ingannare l'attesa del Natale in modo divertente, ma giusto? 

E anche se siamo al 4 dicembre, si è sempre in tempo per iniziare un calendario dell' Avvento: mangiare 4-5 cioccolatini la prima volta per rimettersi in regola con i giorni addolcirà ulteriormente il conto alla rovescia😋, e poi...sono già in offerta!!

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A presto e fatemi sapere quali sono state le vostre scelte!


Commenti

  1. Già presi della kinder.L anno prossimo lo farò io seguendo i tuoi saggi consigli

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