Il Pomodorino del Piennolo, ovvero, l'oro rosso del Vesuvio



Buongiorno amici, il fine settimana si avvicina e, da sempre, la domenica è il giorno in cui ci si dedica un po' di più alla cucina e a qualche ricettina sfiziosetta. 

Certo, non tutti sono portati per i fornelli, o non è detto che abbiano così voglia o tempo per dedicarvisi nel fine weekend: rinunciare solo per questo a qualcosa di gustoso e diverso dal solito?

Certo che no!

Non vi parlerò, ovviamente, di piatti pronti da asporto, ma di una leccornia facile facile, che vede come suo ingrediente principe il re dei pomodori, lo "spunzillo", meglio noto come Pomodoro del Piennolo.

I miei conterranei sanno bene di cosa sto parlando, ma per chi non conoscesse questo eccezionale e antichissimo prodotto, tipico della terra partenopea, che ha guadagnato il marchio DOP nel 2009, ne delineerò caratteristiche, proprietà e curiosità.


I "CONNOTATI" DEL POMODORINO DEL PIENNOLO

In natura esistono tante varietà di pomodoro, ma ciò che fa del Pomodorino del Piennolo un prodotto unico e di straordinaria qualità è il sapore inconfondibile, la resistenza e la sua tipica forma. Partiamo proprio da quest'ultima.

Innanzitutto, questi pomodorini sono piccoli, compatti e allungati, ben attaccati al peduncolo, hanno una buccia molto spessa e terminano con "il pizzo", cioè una punta più dura. La loro particolarità sta, però, essenzialmente nel fatto di essere intrecciati insieme a mano, in modo da formare, appunto, il piennolo (=pendolo), cioè un grappolo da poter appendere.




Passiamo al sapore, come detto, inconfondibile: nessun altro pomodoro, infatti, ha un gusto così deciso, dolce, ma virante all'acidulo e salino (probabilmente per il sale marino trasportato dal vento) verso la fine. 

Il merito di tutto ciò è da attribuire al clima, ma soprattutto ai componenti del terreno vulcanico del Parco Nazionale del Vesuvio di cui si nutrono le radici: è, infatti, proprio sulle pendici della nostra "Montagna" che viene coltivato.

Il Pomodoro del Piennolo, inoltre, è una delle qualità più resistenti, potendo durare, se appeso nel modo giusto, evitando ammaccature e pressioni, dall'estate alla primavera successiva per la minima quantità di acqua al suo interno e per la buccia doppia.

PROPRIETA' BENEFICHE

È risaputo che i pomodori siano ortaggi contenenti preziosi nutrienti, come vitamina C, A e K, ma anche potassio, fosforo, selenio e calcio, oltre a quell'importante antiossidante che è il licopene, responsabile del loro colore rosso (lo troviamo anche nell'anguria, nel pompelmo rosa o nei frutti rossi, per citarne alcuni).

Quello che, invece, probabilmente non si sa è che le percentuali di questi nutrienti aumentano se l'ortaggio è coltivato su un terreno vulcanico, ancora più ricco di sali minerali.
 
E questo è proprio il caso del Pomodoro del Piennolo, il cui colore rosso acceso testimonia un'elevata concentrazione proprio di quel licopene (soprattutto nella buccia), tanto utile nella lotta ai radicali liberi, e dunque ai tumori, ma anche a quella all'invecchiamento cellulare e alla degenerazione visiva dovuta all'età. Si stima, inoltre, che una porzione al giorno di Pomodorini del Piennolo riesca a coprire circa il 70% del fabbisogno di vitamina A e circa il 25% di vitamina C.

Insomma, quasi un elisir di lunga vita!

E se vi state chiedendo se sia preferibile consumarli crudi o cotti, vi dico che la cottura è responsabile della perdita anche considerevole delle sue vitamine, ma, al tempo stesso, aumenta l'assunzione da parte del nostro organismo di licopene.

Dunque, alternare pomodoro crudo e cotto sembra essere la scelta più sana e intelligente.😉

Ma dove acquistarlo, se si tratta di un'eccellenza partenopea?

Fino a qualche anno fa era raro vedere un piennolo in regioni del centro e nord Italia, ma oramai è diventato un must per moltissime ricette anche stellate e, dunque, è facile reperirlo nella maggior parte dei mercati ortofrutticoli o supermercati. Il prezzo, certo, sarà un po' più elevato rispetto alle altre varietà di pomodori, data l'area di coltura ridotta, ma la qualità, anzi, l'eccellenza merita sicuramente qualche euro in più!

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CURIOSITA' E LEGGENDE

Per un napoletano, il Pomodorino del Piennolo esiste da sempre, ma pare che sia stato introdotto a Napoli nel 1759 dal Vicerè del Perù, che lo donò a re Ferdinando IV per la sua incoronazione; fu solo però, una volta piantati i suoi semi alle pendici del Vesuvio, il territorio più fertile del Regno, che acquistò quelle proprietà organolettiche e quel sapore che ne hanno fatto una vera eccellenza tra gli ortaggi.

In base ad un'altra versione, invece, risalirebbe alla fine del 1800, periodo in cui troviamo le prime testimonianze documentate nelle pubblicazioni della Regia Scuola Superiore di Agricoltura di Portici.

Questo stando alla storia, ma, secondo voi, una città ricca di tradizioni e leggende, poteva non crearne una ad hoc anche per il suo Pomodorino vesuviano? 
Si narra che Lucifero gettò giù un pezzo di Paradiso per creare Napoli, che risultò brulla e arida; vedendo ciò, Dio iniziò a piangere e le sue lacrime resero le pendici del Vesuvio un'area molto fertile e produttiva. Proprio allora nacque il primo ortaggio e, secondo voi, quale fu? Proprio il Pomodoro.

Ora, qualsiasi sia stata la nascita del pomodoro vesuviano "col pizzo", il Piennolo, come lo conosciamo oggi, venne introdotto in un secondo momento e anche questa è un'immagine molto suggestiva: pare, infatti, che siano state le mogli dei pescatori di Torre del Greco, abituate già ad intrecciare le reti, che, per ingannare l'attesa dei mariti, abbiano iniziato ad intrecciare qualsiasi cosa, pomodori compresi!


CONCLUSIONI

Scommetto che un po' di acquolina in bocca ce l'avete, anche perchè è quasi l'ora di pranzo: perchè, allora, non organizzarvi per preparare uno spaghettino semplice semplice per il weekend, ma anche della carne alla pizzaiola, del pesce in guazzetto, una pizza o una classica fetta di pane con qualche pomodorino schiacciato, olio evo, sale e basilico? 

Vi garantisco che non ve ne pentirete e che, anzi, vorrete sempre avere a disposizione un piennolo tutto vostro in balcone, proprio come questi miei....




Alla prossima!

Commenti

  1. È il mio preferito.Ottimo con pane e olio.Una bontà.Grazie Francesca per le curiosità forniteci su questo prodotto

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