Se il colore della pasta ci parla di qualità
Buongiorno amici,
qualche giorno fa, al supermercato, pubblicizzavano una pasta a lunga essiccazione, presentandola come prodotto di nicchia di ottima qualità.
Mi si è allora accesa una lampadina e mi sono ricordata di un webinar interessante che avevo seguito tempo fa e che riguardava un indicatore di qualità della pasta: la furosina.
Vediamo insieme, quindi, di cosa si tratta e se è possibile riconoscere dall'aspetto una pasta di qualità.
IL COLORE DELLA PASTA
Noi italiani siamo per definizione dei grandi "pastaioli" e abbiamo la fortuna di poterci barcamenare tra tantissimi formati di pasta di tante qualità.
I palati fini sanno riconoscere una "buona pasta" dal sapore, dall'odore, dalla trafilatura in bronzo (e non in teflon), ma tale è anche una pasta che tiene la cottura. Si sente spesso dire anche che una pasta, per essere di qualità, deve richiedere tempi di cottura lunghi, non deve rilasciare amido e non deve aumentare il suo volume una volta cotta.
Tutto giusto, tranne forse la questione dei tempi di cottura, che spesso dipendono semplicemente dai formati e dallo spessore, ma non sufficiente, purtroppo!
Qual è, allora, l'indicatore più importante della qualità della pasta e anche il più immediato per il consumatore?
Il colore.
Proprio così, perchè una pasta sana deve avere un colore opaco e molto sbiadito: diffidate sempre, senza bisogno di fare ulteriori ricerche, di quella pasta gialla gialla e lucida lucida. Vediamo perchè.
Il colore della pasta è indice dei tempi di essiccazione della stessa: una pasta gialla e lucida, talvolta con microlesioni all'interno, avrà subito un'essiccazione molto rapida e, probabilmente, a temperature errate: questo tipo di pasta si sfalderà sicuramente durante la cottura.
Assodato questo, cerchiamo, però, di capire che impatto hanno i tempi di essiccazione sulla qualità della pasta, perchè potrebbero essere sintomo della presenza di una sostanza tossica: la furosina
L'INGREDIENTE NASCOSTO: LA FUROSINA
Chi ha letto il mio libro https://amzn.to/3wR1WUK, ricorderà che parlo dell'acrilammide come di una sostanza nascosta, che non troverete mai nella lista degli ingredienti; questo perchè è frutto di una reazione, la reazione di Maillard, che si innesca sottoponendo alimenti ricchi di amido e zuccheri ad elevate temperature. Indice della presenza di percentuali elevate di acrilammide è il colore bruno di pane, biscotti, cereali e via dicendo.
Questa molecola, soprattutto se assunta costantemente e in quantità abbondante, tenda ad accumularsi nei tessuti, danneggiandoli.
La condizione perchè si generi furosina è, però, che la temperatura di essiccazione superi i 75 ° C e, per fortuna, non sempre avviene.
Quando vi ho parlato del colore della pasta come indice di una corretta essicazione, mi riferivo proprio a questo: una pasta, per essere salutare, deve subire un'essiccazione a temperature intorno ai 40°-60°, che quindi richiede tempi più lunghi, anche fino a 60 ore.
Purtroppo le logiche utilitaristiche della produzione impongono tempi di lavoro e costi ridotti, per cui ci troveremo spesso davanti a delle paste giallissime essiccate anche a 90° e quindi belle zeppe di furosina (fino a 700 mg per 100 g di proteine, quando la soglia stimata dai ricercatori non dovrebbe superare gli 80 mg per 100 g di proteine!).
CONCLUSIONI
Che dire, quindi, per salutarci?
Acquistare la giusta pasta in termini di qualità è diventato veramente difficile, ma non impossibile; l'importante è, come sempre, conoscere per poter scegliere.
Nell'attesa che il legislatore si decida a stabilire i limiti massimi di furosina consentiti nella pasta (per il latte già esistono), comportiamoci responsabilmente e non permettiamo a questi produttori senza scrupoli di rovinarci la salute!
Scegliamo grani italiani, preferibilmente quelli antichi come il Senatore Cappelli, il Gentil Rosso, il Perciasacchi o il Dicocco che sono solitamente coltivati naturalmente, senza glifosato (non dimentichiamoci di quest'altra spada di Damocle che incombe sui grani) e badiamo al colore.
Io vi consiglio di assaggiare questa pasta, prodotta con grani antichi senza l'uso pesticidi, trafilata al bronzo e, ovviamente, essiccata lentamente e a basse temperature https://amzn.to/3vhR5Tb.(In qualità di Affiliata Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei).
A me è arrivata ieri la terza fornitura e me la vado a preparare con un bel sugo di pomodorini del piennolo...buon pranzo a tutti!😋
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