Congelo-scongelo-ricongelo: un postulato tutto da dimostrare
Siamo già al 14 novembre e in molte città d'Italia fa ormai un freddo pungente; da freddolosa quale sono, io sarei già congelata!
E se vi dicessi che oggi parliamo proprio di congelamento? O meglio, dell'eventualità di congelare cibi precedentemente scongelati.
Le nostre nonne si sarebbero messe le mani nei capelli e avrebbero gridato: " Non si fa, è pericoloso, si può morire!" Forse un po' drastiche, ma non avrebbero avuto esattamente tutti i torti.
Vediamo perché.
COSA ACCADE QUANDO SCONGELIAMO UN ALIMENTO?
Ormai, i ritmi frenetici che contraddistinguono le nostre giornate ci inducono a fare degli spesoni, con la conseguenza quasi inevitabile, talvolta l'obiettivo, di surgelare il surplus e averlo disponibile all'occorrenza. Fin qui, a patto che si rispettino determinate modalità di congelamento (a cui, magari, dedicherò un articolo ad hoc), niente di strano.
Ma vi è mai capitato di chiedervi se sia possibile ricongelare una porzione di carne già scongelata, o un sugo cucinato con del pesce scongelato, o, perché no, delle fette di una torta scongelata? E il gelato lasciato un po' ad ammorbidirsi? E, portando il discorso ai massimi livelli, tutto il contenuto di un freezer dopo un blackout?
Si tratta di casistiche diverse, ma, escluso l'esempio del sugo (di cui vi parlerò nel paragrafo successivo), vale per tutti la stessa regola, e cioè: non si ricongela mai il cibo crudo precedentemente scongelato.
Questo, non solo per la perdita di nutrienti, ma soprattutto perchè, quando lo congeliamo, la temperatura del freezer è in grado di arrestare l'eventuale carica batterica e virale (quello della listeria è il batterio più comune) presente nell'alimento, specie nei prodotti di importazione.
Non a caso ho parlato di "arrestare" e non eliminare, proprio perchè, una volta che l'alimento viene scongelato, la carica non solo si riattiva, ma prolifera. E ciò avviene in misura maggiore quando lasciamo scongelare i cibi non in frigo, non in microonde, non sotto l'acqua fredda, ma a temperatura ambiente o in acqua calda, dove batteri e virus trovano l'habitat perfetto per moltiplicarsi. Si è stimato che lasciar scongelare a temperatura ambiente per 12 ore una bistecca con una carica batterica pari a 600 unità, porterebbe la stessa al valore di quasi 40.000 unità!
E' anche vero che il rischio non è lo stesso per tutti gli alimenti: un gelato lasciato pochi minuti a temperatura ambiente per ammorbidirsi non sarà certamente sicuro al 100%, perchè comunque preparato di base con uova, latte e panna, ma non esporrà allo stesso rischio della bistecca. Scongelamenti e ricongelamenti continui sarebbero, comunque, da evitare anche per il gelato.
Dunque, qualsiasi cibo, una volta scongelato, espone ad un potenziale rischio ed andrebbe consumato entro le 24 ore per ridurlo al minimo, evitando, cioè, la proliferazione batterica; così come non andrebbero mai consumati frutta e verdura crudi, come ingredienti, ad esempio di centrifugati e dolci, magari anche da ricongelare successivamente (una decina di anni fa, in Italia, ci fu un focolaio di Epatite A associato proprio al consumo, senza una preventiva bollitura, di frutti di bosco surgelati).
Nel caso di blackout elettrico, il cibo resta surgelato fino a 6 ore, a patto che il freezer sia rimasto chiuso; non è sempre possibile stimare il momento in cui sia mancata la corrente, per cui buona norma è controllare lo stato di congelamento dei cibi e consumarli nel caso in cui non lo siano più.
Ma se cuocessimo l'alimento scongelato, potremmo poi ricongelarlo?
Ottimi suggerimenti!!
RispondiEliminaFinora ho sempre creduto che,una volta scongelato del cibo,non lo si potesse più congelare.Invece,con gli accorgimenti di cui hai parlato nel tuo articolo, è possibile farlo.Grazie per questa bella notizia
RispondiEliminaFinora ho sempre creduto che ,una volta scongelato del cibo,non lo si potesse più ricongelare.Invece mi assicuri che,con i debiti accorgimenti, è possibile farlo.Grazie per questa utile notizia
RispondiEliminaGrazie a te! Non si smette mai di imparare...l'importante è avere la voglia e la curiosità di restare aggiornati. A presto!
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