RAMEN CONTRO RAMEN


Ciao amici, oggi voglio parlarvi del Ramen, il fast-food più amato in Giappone...e non solo! Proprio così, perchè questo particolare brodino orientale sta entrando sempre più di prepotenza anche nella nostra cultura culinaria, complice la crescente attrazione per il mondo degli anime giapponesi, dove spopola nei ristoranti frequentati dai protagonisti.

La scorsa settimana sono stata al Romics, il Festival internazionale del fumetto, animazione, cosplay e games che si tiene due volte all'anno a Roma  (non ne perdo uno!😜) e, all'ora di pranzo, a farla da padrone erano proprio i venditori ambulanti di Ramen.

Vediamo più da vicino di cosa si tratta e il motivo di tanto successo.

COS'È IL RAMEN 

Per Ramen si intende un brodo molto aromatizzato, importato in epoca feudale da uno studioso cinese in Giappone, di carne (pollo o maiale), pesce (come il Katsuobushi) o vegetariano, arricchito con tagliolini di frumento (udon) o al grano saraceno (soba). Le varianti sono tante, ma le più diffuse restano lo Shoyu Ramen, con salsa di soia e il Tonkotsu Ramen, ottenuto da una lunga bollitura di ossa di maiale. Ingrediente comune a tutte le varianti è l'acqua altamente alcalina con cui viene preparato, che conferisce un colore giallognolo, e pare che nella ricetta originale non possano mancare germogli, cipollotti, uova marinate, alghe marine secche e surimi colorato per guarnire.

Piccola parentesi, dedicata a tutti i fan di Naruto (in primis mio figlio!): il suo Ramen preferito è il Miso Chashu Ramen, un brodo di maiale arricchito con una pasta di fagioli rossi, che lo rende denso e marroncino. Alle sue 2000 Kcal contribuiscono, poi, fettine di maiale, uova marinate, verdure e tagliolini croccanti...una vera bomba nutritiva, ma, se sei un guerriero giapponese, è ciò di cui hai bisogno! 


PERCHÈ IL RAMEN HA TANTO SUCCESSO?

Il motivo del successo del Ramen anche nel nostro Paese è da ricondursi a varie ragioni.

Innanzitutto, nonostante la cucina italiana sia la più apprezzata al mondo, le nuove generazioni sono sempre più attratte dalle novità, specie se provenienti dall'Oriente. Contribuisce al fenomeno il fatto che il Ramen contenga l'umami, "il saporito", il 5° sapore dopo il dolce, il salato, l'aspro e l'amaro, riconosciuto ufficialmente nel 2000. Ora, proprio il fatto che nel mondo occidentale sia molto poco, se non per nulla diffuso, è uno dei motivi del successo di questo succulento brodino giapponese.

Aggiungo che il Ramen, in formulazione istantanea, è molto pratico, soprattutto se sei un pigrone o, magari, un giovane studente fuori sede (ormai nelle zone universitarie di molte città, i negozi di Ramen stanno spuntando come funghi!). Ma siamo sicuri che pratico sia sinonimo di salutare?

IL RAMEN ISTANTANEO

Ormai interi scaffali di molti grandi supermercati sono dedicati agli instant-ramen, dai packaging accattivanti e coloratissimi, che promettono  in pochissimi minuti vere delizie per il palato.

Vuoi che si tratti di vasetti o bicchieri in cartone, vuoi che si presentino confezionati in scatoline o buste, il comune denominatore resta uno solo: si tratta di cibi pronti, molto trasformati, e in quanto tali, con bassissimo valore nutritivo. Come se non bastasse, una buona parte di questi ramen istantanei contiene conservanti nocivi, che possono interferire con il sistema ormonale, ed esaltatori di sapidità, primo tra tutti il famigerato glutammato monosodico.

Un'amica, proprio in occasione del Romics, mi faceva notare che il Ramen, contrariamente a quanto ho scritto, farebbe addirittura bene, contenendo la famosa Alga Kombu, un potente antiossidante e  immunostimolante.

Cerchiamo di capire, allora, meglio la questione: innanzitutto, un conto è parlare il Ramen "fresco" e un altro è riferirsi al brodino inscatolato con l'aggiunta di tagliolini liofilizzati o disidratati, che è quello di cui parlo in questo paragrafo, cioè quello istantaneo. Il primo, che contiene spesso quest'alga benefica, ricca di vitamine e fibre, può considerarsi un alimento benefico, a condizione di seguire una dieta varia.

Il Ramen istantaneo, di contro, anche per sopperire alla mancanza di quest'alga che conferisce sapore, contiene spesso esaltatori di gusto, oltre a grassi saturi, zucchero, buone dosi di sale e, ovviamente, conservanti. Certo, come per tanti cibi pronti, anche in questo caso esistono formulazioni con un miglior rapporto gusto-qualità, e mi sento di consigliarvi questa coreana al pollo, abbastanza piccantina, e, soprattutto, senza glutammato: https://amzn.to/3rGktB1

TIRIAMO LE SOMME

Come abbiamo visto, esistono vari tipi di Ramen per soddisfare tutti i palati, e anche varie formulazioni.

Ora, lasciarsi tentare ogni tanto, vuoi per curiosità, vuoi per mancanza di tempo, dai Ramen istantanei è umano e non ha niente di sbagliato; diverso è il caso di chi lo consuma abitualmente, lasciando che i ritmi frenetici della vita moderna abbiano la meglio sulla sua salute. Eh sì, perchè tutti quegli ingredientucci di cui abbiamo parlato sono direttamente correlati, sempre se, ripeto, consumati con una certa frequenza, a diabete, colesterolo alto, malattie cardiocircolatorie...e non solo (il glutammato, quando supera certe concentrazioni nell'organismo, diventa cancerogeno)!

Quindi, è bene essere aperti alle nuove culture anche in campo culinario e anche concedersi qualche sfizio, ma viva tutta la vita il cibo FRESCO e aggiungo, da buona napoletana, un bel piatto di pasta! 

Alla prossima! 😊



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