CUCCHIARELLE A 5 STELLE?



Ciao a tutti, oggi vi porto in cucina!

Avete mai sentito parlare dei MOCA? No, niente a che fare con caffè e caffettiere (su cui pure mi propongo di scrivere a breve un articoletto 😉), ma l'acronimo di Materiali e Oggetti a Contatto con gli Alimenti.

Tutti, chi più, chi meno, utilizziamo in cucina recipienti e stoviglie di materiali vari, acquistati a volte anteponendo la praticità alla sicurezza.

Vediamo, quindi, con riferimento particolare alla regina 👑 dei mestoli, la cucchiarella, quali materiali sono da preferire e quali sarebbe opportuno, se non evitare, utilizzare con moderazione. 


MATERIALI DA PREDILIGERE

Per me che sono del Sud, l'immagine di un buon ragù non può essere scissa da una pentola in terracotta ed una cucchiarella rigorosamente in legno; per le nostre nonne sarebbe stato un sacrilegio girare il sugo con un mestolo in acciaio o addirittura in plastica! E avrebbero aggiunto che il legno non altera i sapori, resiste alle alte temperature, non si deforma...tutto vero, ma come la mettiamo quanto a porosità? Eh sì, perchè il legno può diventare albergo di batteri se non utilizzato e pulito adeguatamente, cosa non sempre facile. Non può essere, infatti, lavato in lavastoviglie, dunque ad alte temperature capaci di rimuovere residui e batteri. Quindi lo bocciamo come materiale da usare in cucina? Non direi proprio, perchè basta scegliere innanzitutto quello giusto (di solito il faggio è la qualità più indicata, perchè più resistente), sostituirlo se usurato, e lavarlo con un po' di accortezza in più, portando a bollore un bicchiere d'acqua con tre di aceto bianco e lasciando il mestolo in immersione per circa cinque minuti. 

Vuoi mettere, però, il gusto di girare il ragù come faceva Sofia Loren in Sabato, domenica e lunedì?

Passiamo all'acciaio inox, considerato il must dei materiali nelle nostre cucine.

In effetti, l'acciaio annovera tra i suoi grandi vantaggi il fatto di essere duraturo, igienico, indeformabile e lavabile in lavastoviglie. Discorso analogo per il ferro, anche se quest'ultimo andrebbe sempre asciugato con uno strofinaccio imbevuto d'olio per evitarne l'ossidazione. Io li promuovo entrambi a pieni voti,  non dimenticando, però, che sono pur sempre dei conduttori (quindi, se il mestolo non ha un manico isolanti, attenti a non scottarvi!) e potrebbero rovinare il rivestimento delle padelle antiaderenti.

E il silicone, tanto allegro e colorato? Qui c'è da aprire una parentesi, perchè se parliamo di quello utilizzato anche per le protesi chirurgiche, vale a dire il platinico, nessun problema, a patto di non utilizzarlo troppo vicino a fonti di calore e magari non per le fritture. Il problema si pone per gli altri siliconi, spesso ottenuti da impasti poco raccomandabili. Come facciamo a capirlo? Basta piegare leggermente la cucchiarella: se la colorazione cambia un po' o fa crepe, allora farete bene a lasciarla sullo scaffale!

Arriviamo, infine, al materiale sicuramente più moderno, il nylon: antiaderente, non assorbente in quanto non poroso e resistente alle alte temperature. Insomma, caratteristiche analoghe al silicone, eccettuata una resistenza al calore leggermente più alta, ma occhio sempre al primo indicatore di atossicità del materiale: l'odore! Io mi trovo personalmente molto bene con  queste cucchiarelle https://amzn.to/45E6M3o.


MATERIALI DA EVITARE

Una premessa è d'obbligo: i materiali venduti in Italia, se certificati (vi rimando al mio articolo https://spesissimevolmente.blogspot.com/2017/12/stranger-lights.html in cui spiegavo come riconoscere il vero marchio CE ) e venduti in negozi accreditati, sono controllati.

Vero è, altresì, che tutti i MOCA sono potenzialmente tossici, perchè delle piccole percentuali di materie organiche volatili vengono comunque rilasciate. Il punto è stabilire per quali materiali le soglie di rischio si alzino.

Tra questi troviamo sicuramente la melammina ed il policarbonato, potenziali responsabili del rilascio di formaldeide e bisfenolo, due interferenti potenzialmente cancerogeni. Buona norma sarebbe usarli con moderazione e controllare che il simboletto della plastica alimentare  riporti un numero diverso dal 7.

Discorso particolare merita il rame: quello impiegato in cucina è di norma stagnato, ma la stagnatura è un processo delicato e va fatta per bene, perchè in caso contrario le alte temperature favorirebbero il verderame....utile per le piante, non certo per l'uomo, anzi!


UN PO' DI NORMATIVA AL RIGUARDO

A livello comunitario, vige il Regolamento 10/2011 che prevede, innanzitutto, un programma di controllo a campione per i MOCA, stabilendo le soglie massime accettabili di rilascio di sostanze nocive per i 930 materiali autorizzati.

La Commissione europea ha regolamentato anche gli articoli in materiali plastici di importazione cinese, prevedendo documentazione specifica per ogni lotto. E ciò rappresenta una garanzia importantissima, se pensiamo che talvolta sono stati bloccati lotti di mestoli che superavano il 70% di ammine consentite !

A livello comunitario, è stata disciplinato inoltre l'impiego dei mestoli di legno nei ristorantini, non vietandolo (come talvolta si sente), ma sancendo il "principio di non contaminazione", che implica l'obbligo per chi li utilizza professionalmente di controllarli e rendersi disponibile a test di verifica dell'integrità.

A livello nazionale ci sono ancora lacune su materiali specifici: la normativa italiana è molto stringente quanto alle politiche di controllo sulla cessione di nichel e cromo da parte dell'acciao inox (sono stati bloccati lotti di utensili da cucina con percentuali di cromo 500 volte superiori a quelle consentite!), mentre è molto meno puntuale, ad esempio, quanto ai MOCA in silicone.


CONSIGLI PRATICI

Concludo con qualche consiglio pratico su come comportarsi all'atto di acquistare una cucchiarella o con quelle che abbiamo già in cucina, avendo già detto che le prime mosse sono controllarne la certificazione, i marchi comunitari e acquistare da rivenditori sicuri:

  • sostituiamo i mestoli usurati;
  • non laviamo i mestoli in legno in lavastoviglie, trattiamoli un paio di volte all'anno con olio di semi  e non utilizziamoli se in casa ci sono soggetti celiaci;
  • non usiamo i mestoli in silicone con temperature superiori a 220°C ed evitiamoli, in generale, per le fritture;
  • al primo utilizzo di un mestolo in silicone, prepariamo un impasto di olio e farina e, una volta ricoperto, mettiamolo qualche minuto in forno: in questo modo eventuali residui e coloranti aderiranno al composto; 
  • se l'odore del mestolo in silicone o nylon vi sembra anomalo, non utilizzatelo;
  • preferiamo il Made in Italy


Detto questo, in cucina come in ogni altro contesto, impariamo dagli errori e non abbiamo remore a cambiare le nostre abitudini, perchè la praticità è importante, ma la nostra sicurezza lo è sicuramente di più! 

...e non dimenticate che un buon ragù si mescola con la cucchiarella di legno e molto lentamente, per non interrompere quella magia che si chiama "pippiare". 😍





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