TUTTI PAZZI PER IL ROSA: LE PIANTE RINGRAZIANO... GLI INSETTI UN PO' MENO!




Ciao amici, direi proprio che questo è l'anno del rosa. Eh sì, perchè, complice sicuramente l'uscita del film Barbie, nelle vetrine di negozi e pasticcerie la parola d'ordine è "pink".

Un colore che trasmette sicuramente positività, delicatezza, tranquillità; per alcuni addirittura simbolo di speranza. Anche io non ho potuto esimermi dall'indossare una parrucca rosa all'ultimo Romics, abbinandola con blush, rossetto e ombretto dello stesso colore. In pratica un confettino 😂, ma in queste manifestazioni tutto (o quasi) è concesso!

Vi starete chiedendo probabilmente il perchè di questo preambolo: ebbene, oggi vorrei parlarvi appunto del colorante rosa maggiormente utilizzato in campo alimentare e cosmetico. Vediamo di cosa si tratta.

COS'É L'E120 E DOVE LO TROVIAMO

Utilizzato da secoli per rendere più appetibili cibi e bevande, l'E120 altro non è che il colorante rosa naturale di origine animale largamente impiegato in yogurt alla fragola e frutti di bosco, in aperitivi (in quelli italiani non più), liquori (il liquore alchermes trae il nome da "al-quirmiz", che in arabo significa "cocciniglia), ghiaccioli, succhi di frutta, caramelle, salumi, creme per dolci, fard, rossetti e ombretti. Lo troviamo in etichetta sotto varie diciture: acido carminico, cochineal, naturale red 4, carmine, crimson lake e...cocciniglia. Sapete cos'è una cocciniglia? Avete presenti quegli insettini dannosissimi per le piante, simili a "pidocchietti" bianchi o rossi? Ecco, lei è la cocciniglia, e le famiglie da  cui si ottiene il colore rosa sono quelle del Dactylopius coccus e Kermes vermilio. 

Quindi, tutto molto naturale, ma pur sempre un insetto polverizzato! 



L'E120 É NOCIVO?

Nocivo non proprio: sicuramente non rientra tra i coloranti tossici, ma qualche controindicazione potrebbe averla soprattutto nei soggetti allergici. Sono stati, infatti, riscontrati episodi, anche se rari, di asma ed eritemi. Se aggiungiamo che, una volta estratto il colore, questo viene trattato con sali di alluminio ed etanolo, la cui capacità di aggravare sintomi allergici è comprovata da vari studi scientifici, allora sarebbe meglio fare attenzione.
Inoltre, è sconsigliata l'assunzione (in dosi massicce) nei bambini, in quanto probabile causa di iperattività e calo dell'attenzione.

ESISTONO DELLE ALTERNATIVE?

La risposta è sì, le alternative vegane esistono e sono prodotti di sintesi di laboratorio, che troviamo sotto le sigle E122, E 124 ed E132 presenti, devo dire, già da tempo in molti prodotti, anche perchè più convenienti economicamente. 
I celebri aperitivi italiani delle varie gradazioni di rosa e rosso, ad esempio, sono ormai totalmente esenti dall'E120. Ma possiamo dire lo stesso per gli altri prodotti alimentari e cosmetici? 
Non proprio, anche se alcune aziende si stanno adoperando per sostituire la cocciniglia con coloranti di sintesi o minerali. Il problema maggiore riguarda la cosmesi, uno perchè il colore ottenuto dalla cocciniglia non è facilmente replicabile, e due perchè nella cosmesi naturale sono per definizione vietati tutti i coloranti artificiali.

CONCLUSIONI

E quindi? Tanto clamore per le farine ottenute dagli insetti, eppure, probabilmente, li mangiamo senza saperlo da molto tempo, anche solo usando un rossetto (si stima che una donna che faccia regolarmente uso di rossetto, ne ingerisca circa due interi all'anno!).

A meno che non siamo vegetariani o convinti animalisti, ci resta solo decidere se continuare ad optare per prodotti comunque naturali, o preferire prodotti "artificiali" ottenuti in laboratorio, buttando  un occhio alle etichette (in cosmesi i coloranti sono indicati con la sigla CI= Colour Index, e l'E120 corrisponde a CI  75470. Uno dei miei rossetti vegani preferiti è il Velvetine del marchio vegano Lime Crime, in ben 24 tonalità: https://amzn.to/3QkgVxQ). 

In verità, ci sarebbe una terza opzione, almeno in campo alimentare: scegliere prodotti senza quegli ingredienti che servono solo a renderli più invitanti ai nostri occhi, ma che non apportano qualità, nutrienti e gusto.

Ma questa è una bella favola, purtroppo ancora troppo lontana da questo mondo in cui gli additivi sembrano farla da padroni.


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